Ciao , com'è andato il weekend?

Siamo a martedì e ho voluto lasciarti qualche giorno per metabolizzare le precedenti email.

Oggi voglio raccontarti una storia che forse non conosci sul padre della finanza personale: Robert Kiyosaki.

Fino a 10 anni fa Robert era il mio idolo, per me era un mago, una celebrità, una rockstar.

Lo so, sono sempre stato strano.

I miei compagni delle superiori avevano i poster di Del Piero, Alex Pezzali ed altri calciatori/cantanti attaccati in camera.

Mentre io avevo un poster di Kiyosaki in cameretta.

Appeso proprio sopra al mio letto come fosse un padre eterno che vegliava su di me.

Nell’anta interna dell’armadio invece avevo un’immagine dei quadranti del cashflow.

Devo molto a Robert... prima ancora delle mie lauree, master, formazione privata, iscrizione all'albo, probabilmente la mia ossessione sulla finanza è partita con lui.

Padre ricco e padre povero è stato il primo libro di finanza personale che io abbia mai letto.

Ricordo di averlo letto tutto d'un fiato in una notte.

Il giorno dopo arrivai distrutto a scuola per non aver chiuso occhio.

Ero ancora un giovane ragazzo facilmente manipolabile e da quel giorno i miei paradigmi sul denaro cambiarono per sempre.

Imparai l’importanza di possedere attività e non passività ed imparai la storia dei quadranti del cashflow…

Con il passare degli anni e con il raggiungimento della maggiore età ho cambiato la mia visione su Kiyosaki,

Ne riconosco sempre i meriti ma non è più il mio idolo.

Perchè rinnego uno dei miei miti dell'adolescenza?

Beh vedi , potresti non conoscere qualche segreto oscuro su Robert:


  • Prima del 1997 non vi è alcuna prova che testimoniasse la sua presunta ricchezza, ossia ha utilizzato il metodo “fake it till you make it”, si diceva ricco per vendere di più e fare presa su potenziali clienti. 

  • La sua società Rich Global LCC è fallita ed è andata in bancarotta. Non è il massimo per il padre della finanza personale. 

  • Alcuni suoi seminari costano 45.000 euro. Se mi conosci sai che non ho problemi per i corsi costosi ma se vuoi davvero aiutare le persone a liberarsi dalla ruota del topo, come missione di vita, non puoi far pagare 45.000 euro un seminario, qui stiamo parlando quasi di truffa ad incapaci


Ad ogni modo, non ho rinnegato totalmente Robert, riconosco i meriti di Kiyosaki, ed oggi come promesso ti parlerò dei quadranti del cashflow.

Una sua bella trovata…

I quadranti del cashflow di Kiyosaki sono un modello presentato nel libro "Padre ricco, padre povero".

Questo modello mostra i diversi modi in cui le persone possono guadagnare denaro e i diversi tipi di lavoro che esistono, suddividendo i lavoratori in 4 categorie:

  • Lavoratore dipendente (sinistra, in alto): queste persone lavorano per qualcun altro e guadagnano un salario o uno stipendio.

  • Lavoratore autonomo (sinistra, in basso): queste persone lavorano per se stesse, ma non possiedono un'attività.

  • Imprenditore (destra, in alto): queste persone possiedono un'attività e cercano di guadagnare denaro attraverso essa.

  • Investitore (destra, in basso): queste persone investono denaro in attività che generano reddito, come proprietà immobiliari o azioni.

L'asse verticale rappresenta la quantità di denaro che una persona guadagna.


L'asse orizzontale rappresenta la quantità di tempo che una persona dedica al lavoro.

L'obiettivo del quadrante di Kiyosaki è di mostrare che ci sono molte opzioni per guadagnare denaro e che ognuno di noi può scegliere quale quadrante vuole appartenere.

Ma dimostra anche che se vuoi avere soldi e tempo a disposizione non puoi rimanere nei quadranti di sinistra.

Da giovane per me è stato naturale paragonare la storia di Kiyosaki, del suo padre ricco e del suo padre povero al mio caso personale.

Mia madre è a metà strada tra lavoratore autonomo, imprenditore, ed investitore.

Mio padre invece è stato un lavoratore dipendente per tutta la sua vita, ora è in pensione.

Ho visto le differenze sia in termini economici, sia in termini di tempo e sia in termini di soddisfazioni personali.

Capii subito che la mia strada non poteva essere quella da lavoratore dipendente.

Non sono contrario al lavorare da dipendenti, anzi lo sono stato per alcuni anni, e devo dire che mi sono divertito molto.

Inoltre essere dipendenti è spesso molto meglio rispetto ad essere lavoratori autonomi, come il povero notaio di Roma.

Ma sapevo che volevo fare altro, volevo appartenere ai due quadranti di destra.

Per questo ho dato il via ad un'operazione che mi ha portato ad aprire 3 società, e mi ha portato anche ad intraprendere la “via dell’investitore”.

Nella prossima email ti parlerò di rendite passive e della falsità messa in piedi dall’industria della formazione finanziaria.

Per qualsiasi dubbio o domanda non esitare a contattare il tuo tutor di riferimento Giacomo Giardinelli oppure chiama il nostro numero verde gratuito 800 771 999.


Ci vediamo il 15 febbraio ore 21 con Operazione Cashflow!

Alla tua Libertà 

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